Ernia Jatale
Se paragoniamo il diaframma ad un ombrello aperto, forse ci rendiamo meglio conto di cosa si tratta.
Il diaframma è il muscolo che divide il torace dall’addome. Al suo centro è presente un foro che serve a permettere il passaggio dell’esofago che proviene dall’alto. Proprio come nell’ombrello esiste un foro in cui passa con precisione il bastone, nel diaframma il foro deve essere di dimensioni perfette per quelle dell’esofago. Il foro del diaframma di cui parliamo si chiama jato esofageo che nel caso sia troppo ampio rende poco stabile il rapporto con l’esofago. Fa seguito a quest’ultimo nel canale digerente lo stomaco.
Per ernia invece si intende la fuoriuscita di un viscere dalla cavità che normalmente lo contiene, attraverso un orifizio, un canale anatomico o comunque una soluzione di continuo. Il termine ernia jatale quindi si riferisce allo scivolamento verso l’alto dello stomaco che viene attratto proprio verso l’alto da un esofago che non è ben contenuto nello jato. Se ne distinguono di solito quattro tipi anche se il primo è di gran lunga il più frequente:
- Ernia iatale da scivolamento (Tipo I): più frequente spesso nelle persone obese. La pressione nell'area addominale supera la pressione diaframmatica e lo stomaco tende ad essere spinto verso l'alto, nel mediastino (cavità virtuale dove passa l’esofago), attraverso lo jato diaframmatico. Non è necessariamente una condizione permanente, poiché la parte di stomaco interessata si sposta spesso su e giù in base alla pressione esistente nell'addome: uno sforzo, un colpo di tosse, il sollevamento delle gambe in posizione sdraiata o qualunque contrazione dei muscoli addominali possono facilitare il fenomeno che in certi casi può essere reversibile.
- Ernia paraesofagea o da rotolamento (Tipo II): consiste in una rotazione dello stomaco in modo tale che la parte superiore della stessa passi attraverso lo jato esofageo. Questo tipo è meno comune, ma è più temibile poiché la zona di giunzione tra esofago e stomaco rimane nella sua posizione naturale e l'erniazione della parte alta dello stomaco porta alla sua compressione tra la parete dello iato e l'esofago.
- Ernia di tipo III (Mista o "Combined sliding-rolling"): ha caratteristiche sia di tipo I sia di tipo II, in cui si impegnano la giunzione tra esofago e stomaco e la parte alta dello stomaco.
- Ernia di tipo IV: dove si manifestano ernie anche di altri visceri come il colon e la milza.
Si tratta di una patologia molto frequente in entrambi i sessi che di per sé non provoca alcun problema, per lo meno nella forma di tipo I presente nel 90.95% dei casi. Spesso la sua presenza viene scoperta per caso in corso di esami per altre cause.
Video del Dr. Marcello Lucchese: Ernia Jatale
Fattori di rischio
Nei casi con uno jato troppo ampio, alcuni fattori possono favorire la formazione dell’ernia per esempio la costante assunzione del fumo di sigaretta, la gravidanza, intensi sforzi fisici ma soprattutto l’obesità. Nel caso dell'obesità, infatti, la presenza di grasso preme contro le fasce muscolari dell'addome creando problematiche sia a livello del diaframma che un aumento del reflusso. Sforzi fisici di intensa rilevanza, anche se di breve durata, possono dar origine all'ernia iatale oppure ad uno dei sintomi collegati.
Sintomi
Come detto l’ernia jatale è in genere priva di sintomi. Il sintomo di gran lunga più frequente e caratteristico è l'eruttazione: dal momento che parte dello stomaco risale verso il mediastino, esso tende a riempirsi d'aria durante la normale respirazione (inspirazione); ciò porta all’aumento della pressione all’interno dello stomaco e alla sua dilatazione con l'espulsione dell'aria (eruttazione).
Durante la fase iniziale in cui lo stomaco si riempie d'aria (pochi minuti), il paziente avverte un senso di pesantezza che velocemente si converte in dolore alla bocca dello stomaco e toracico, tanto da poter a volte simulare una crisi cardiaca.
L'eruttazione causa un netto sollievo dalla sintomatologia dolorosa: tuttavia il ciclo dolore-eruttazione si ripresenta spessissimo durante l'arco della giornata. In pratica, lo stomaco si riempie e si svuota d'aria continuamente.
Quando ci sono altri sintomi del tipo bruciore alla bocca dello stomaco (pirosi), rigurgito oppure crisi simili alla crisi asmatica si configura una patologia che spesso è associata alla presenza di ernia jatale cioè la Malattia da Reflusso Gastro-esofageo.
Diagnosi
La diagnosi è spesso casuale ma in presenza di sintomi occorre eseguire una radiografia dello stomaco con mezzo di contrasto (sostanza visibile ai raggi x). In pratica il radiologo fa bere al paziente una sostanza liquida, il mezzo di contrasto, e scatta alcune lastre anche ponendo il paziente stesso in posizione a testa in giù. In questo modo può non solo valutare la presenza dell’ernia ma anche farne una misurazione.
Nei casi associati a malattia da reflusso occorre inoltre fare la gastroscopia per valutare la eventuale presenza di una esofagite da reflusso (infiammazione dell’esofago).
Terapia
Il riscontro dell’ernia non richiede alcuna terapia nella gran parte dei casi di ernia da scivolamento. Sono utili alcuni facili accorgimenti come evitare di sdraiarsi dopo aver mangiato, fare due passi dopo i pasti, sollevare la parte alta del materasso in modo di sollevare il tronco durante il sonno, misure dietetiche per perdere peso con l'abolizione del consumo di cibi grassi, alcool, cioccolato e menta. Nel caso di eruttazioni frequenti possono essere utili farmaci come i procinetici, per esempio il domperidone che va assunto per bocca mezz’ora prima dei pasti.
Nei casi in cui si associ un reflusso gastroesofageo è necessario assumere la terapia specifica.
Nei casi di ernia di tipo II oppure III e IV è necessario l’intervento chirurgico per riportare lo stomaco in addome e ridurre le dimensioni dello jato (jatoplastica).